Tradizionalmente viene impiegato come fibra tessile per la produzione di vari oggetti di uso comune tra cui cesti e sedie; i rametti più corti e scartati vengono utilizzati per la legatura dei tranci di vite.
I rami vengono tagliati capitozzando la pianta a primavera quando la corteccia è più morbida ed il ramo viene pulito più facilmente.
I rami scortecciati si devono essiccare per un mese, successivamente si immergono nell’acqua per dodici ore per renderli morbidi e flessibili.
Si scelgono i rami del vimini in base alla grandezza per ottenere cesti da trasporto mareriali, come legna o fieno, o per fare delle gabbie per polli o conigli dette ghèba.
Con quelli più sottili si rivestono fiaschi e damigiane, in passato si producevano scolapiatti, scolapasta e si costruiva anche una specie di graticola da mettere nei tini per filtrare la vinaccia detta rasparola.